Il caffè tostato fresco arriva con Just Eat: se Maometto non va alla montagna…

di Giacomo Minuto

Possiamo tranquillamente affermare che l’anno che si appresta a concludersi è stato – per necessità – un anno rivoluzionario nelle abitudini dei consumatori e dei commercianti.

Per i primi, l’abitudine a uscire per “fare la spesa” si è ridotta notevolmente per precauzione contro il rischio di contagio da Covid-19 e sostituita dagli acquisti a domicilio, che oggi ci vengono presentati con i titoli ammiccanti di “acquisti online” o “delivery”, ma che in effetti in alcuni Paesi come gli Stati Uniti sono abitudini consolidate da almeno 20 anni (forse qualcuno si ricorda del catalogo Postalmarket).

Nel servizio di ristorazione la consegna a domicilio davvero non è una novità, in quanto già negli anni ’80-’90 i “portapizze” a cavallo dei loro cinquantini muniti di bauletti speciali sfrecciavano per la città per effettuare le consegne (date un’occhiata ai primi cinque minuti del film “Taxxi” di Luc Besson 1998).

Quello che è davvero cambiata la modalità di accesso a questo servizio, che oggi avviene in gran parte con lo smartphone, nostro insostituibile maggiordomo: questa Perpetua da taschino ci permette di avere a portata di mano i menù di tutti i ristoranti possibili, conoscere la ricetta dei piatti senza doverla chiedere al telefono salvo poi dimenticarla dopo un istante come accade normalmente ai maschi, conoscerne il prezzo e soprattutto pagare senza maneggiare il denaro. L’acquisto online diventa quasi un gioco elettronico con i suoi “livelli” (ricordate “Super Mario”?): “Perfetto! Il Tuo ordine è stato ricevuto”, “il rider (fico il rider, altro che fattorino) ha caricato la Tua pizza”, “Apparecchia! Il Tuo ordine sarà consegnato alle 20:24”. La ciliegina sulla torta è il pacco che riceviamo come un regalo impacchettato per noi: non ci resta che aprirlo e – come piace dire oggi, enjoy!

Ma veniamo al caffè….

Circa un anno fa ho contattato Just Eat per applicare la delivery alla consegna del caffè, ma non quello confezionato bensì quello tostato fresco: il mio sogno da bambino quarantacinquenne improvvisatosi torrefattore è che a suonare il campanello fosse un rider con un sacchetto di caffè in grani Ethiopia Sidamo tostato poco prima e pronto per essere estratto con la mia caffettiera napoletana: accidenti chissà se si può fare!

Devo ringraziare l’intraprendenza di Roberto Guidarini, genovese, nostro entusiasta referente per Just Eat e probabilmente appassionato di caffè il merito di avere realizzato questo desiderio per primo in Italia: da oggi dunque sulla app di Just Eat trovate un intruso tra pizzerie, ristoranti sushi, hamburgerie: si tratta della “Torrefazione Minuto Caffè in Albaro” che si impegna a consegnarvi in mezz’ora e non di più il Vostro caffè tostato per l’occasione e, perché no, le capsule che avete scoperto di non avere aggiunto alla spesa al supermercato.

Le consegne saranno effettuate nell’orario di apertura del negozio, ovvero abitualmente lunedì dalle 16.00 alle 19.30 e da martedì a sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.30-19.30. Siamo aperti per gli acquisti tradizionali e la delivery anche il giorno 8 dicembre, mentre a partire da giovedì 10 e fino a mercoledì 23 l’orario da martedì a domenica sarà continuato dalle 10.00 alle 19.30 (sì! Domenica inclusa).

L’acquisto minimo? solo 5 euro con 1 euro di consegna!

Se avete bisogno di chiarimenti potete chiamare il numero 0103030463, inviarci una email a torrefazionealbaro@minutocaffe.it o un messaggio Whatsapp al numero 3467412310.

Dunque… enjoy!